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L'istruzione è come un viaggio

L'edificio principale della scuola alberghiera NHL Stenden è stata ampliata di 4.500 m² e parzialmente rinnovata.

Con una superficie totale di oltre 30.000 m², l’obiettivo principale del progetto dello Studio BRTArchitecten è incoraggiare l’incontro tra studenti e docenti.

Stenden

Siebrith Hoekstein, Project Manager per l’Innovazione e l’Ampliamento, l’architetto Erik van Wel della BRTArchitecten e Marieke Meulman, Education Manager della Forbo, illustrano il successo di questo progetto. “Il progetto inizialmente impostato stava diventando troppo angusto e occorreva un ampliamento. La ricerca di un edificio adatto per l’Hotel Management School si è rivelata una vera e propria sfida. Abbiamo individuato uno spazio nel palazzo dell’ex sede direzionale e amministrativa di De Haak. Nel 2018, la fusione tra Stenden e NHL forma la “NHL Stenden”. Per non interrompere l’anno scolastico, abbiamo affrontato la ristrutturazione in varie fasi, compresa la ristrutturazione del caratteristico mulino a vento presente in cantiere. Il tema centrale era la creazione di postazioni di lavoro e punti di incontro, ciascuno con un’identità individuale. Le ampie zone studio apparivano impersonali per gli studenti, in gran parte di provenienza internazionale. Abbiamo perciò deciso di dare all’Hotel Management School l’aspetto di una hall, come se si entrasse in un albergo».

NHL Stenden
Stenden

Erik dice: «La sezione dell’Hotel Management School che abbiamo ristrutturato è parte integrante del tutto. In alcuni punti strategici dei 30.000 m² dell’edificio, ad esempio le scale o i corridoi centrali, abbiamo creato delle zone come “destinazioni del viaggio”. Infatti, il motto della NHL Stenden è “L’istruzione è come un viaggio”. Vista la natura internazionale della scuola, con studenti di più di 60 nazionalità diverse, volevamo che il viaggio fosse un elemento tangibile, prevedendo zone con pavimenti diversi per creare paesaggi diversi. La sensazione è quella di un viaggiatore che arriva a destinazione. Come spesso, viaggiando, si trovano negli alberghi libri o guidi turistiche lasciate dal viaggiatori, abbiamo realizzato librerie ed espositori in ciascuna zona; la più grande misura 30 x 45 metri e mostra tanti piccoli cassetti che ospitano idealmente tutti i segreti degli studenti».

Paradossalmente, nonostante la pandemia abbia innescato il distanziamento sociale, stiamo vivendo una maggiore connessione tra le persone. Il tema di “distanti ma connessi” è molto interessante. Siebrith: “È chiaro quanto la scuola abbia risposto rapidamente alla nuova situazione” dice Siebirth, “Fare valutazioni da remoto è sempre stato complicato, ma tutti sono passati senza intoppi al digitale. Cosa che non sarebbe mai successa in circostanze normali”.
Erik dice: “La pandemia ci fa pensare in modo diverso all’insegnamento e agli incontri in relazione con gli spazi fisici disponibili. Recentemente, ho avuto l’idea di creare una cucina nelle varie zone comuni perché, quando si viaggia, è bello cucinare insieme condividendo le proprie esperienze con altri viaggiatori: ciò che ricordo meglio del mio periodo di studi all’estero sono tutti i sapori e gli odori della scuola, più ancora di ciò che ho studiato. Ho anche imparato che gli edifici cambiano rapidamente ma le persone si evolvono più lentamente: le persone avranno sempre bisogno di un contatto umano, dell’interazione e di sentirsi a casa in ogni luogo. Il tema “L’istruzione è come un viaggio” si lega perfettamente a questi concetti.”

Stenden University