Cosa succede quando chiedi ad alcuni studenti svedesi di design di progettare in sole tre settimane un nuovo disegno per i pavimenti Flotex o Marmoleum di Forbo? Sembra impossibile, ma i risultati sono stati sorprendenti. Abbiamo parlato con i protagonisti.
Abbiamo chiesto a 13 studenti del primo anno del “Beckmans College of Design” di Stoccolma di creare nuovi disegni Flotex o Marmoleum.
Il progetto è ideato da Josefin Larsson, Marketing Manager della Forbo per il mercato scandinavo, e da Peter Nylander, docente presso il Dipartimento di Design Industriale del College di Stoccolma.
Marijke Griffioen (Senior Designer della Forbo) e Dorothé Kessels (Director Global Design) hanno guidato il progetto dall’Olanda con mezzi virtuali e raccontato obiettivi e risultati di questo progetto.
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Peter, parlaci del Beckmans College of Design?
«Beckmans è una piccola facoltà di design, molto famosa in Svezia, di circa 120 studenti. Dal 1939, abbiamo tre dipartimenti: Design Industriale, Moda e Arti Visive. Dato il prestigio della nostra università, è molto difficile esservi ammessi e gran parte degli studenti hanno già alcuni anni di esperienza quando cominciano qui il corso di studi. A questo progetto hanno partecipato tredici studenti del primo anno di Design Industriale».
Perché vi siete rivolti alla Forbo?
«La collaborazione è nata da un’idea mia e del direttore del programma, Margot Barolo. Ogni anno, teniamo un corso per gli studenti del primo anno sulla teoria dei colori e dei disegni e di come questi modificano la percezione degli spazi. Alcuni anni fa, abbiamo lavorato con un’azienda francese di pavimenti tessili, notando l’interesse degli studenti per il ruolo del pavimento negli spazi interni. È così che siamo arrivati alla Forbo, un’azienda internazionale con molta esperienza. Apprezziamo inoltre il materiale: in Svezia, il linoleum è molto popolare. Le caratteristiche di sostenibilità di Marmoleum (marchio Forbo del linoleum) sono un fattore decisivo».
Marijke e Dorothé, perché aveto aderito al progetto?
MG: «In passato avevo già lavorato con le scuole ed è sempre interessante incontrare la nuova generazione di designer. La Beckmans è un’eccellenza, perciò ho detto sì immediatamente».
DK: «Questo tipo di progetto è sempre vincente: lo studente impara dalle nostre conoscenze e noi possiamo acquisire nuovi progetti per il nostro catalogo».
Prima di parlare degli interessanti risultati, qual era il compito assegnato?
MG: «Siamo partiti da una presentazione completa delle varie tecniche usate per produrre disegni Marmoleum, di come era fatto in passato e delle tecnologie moderne. In passato, ad esempio, la Forbo usava laboriosi blocchi di stampa e tecniche allo stencil. Oggi usiamo per il linoleum una tecnologia di taglio a getto d’acqua, Aquajet, per ricavare tagli che abili artigiani usano per realizzare bellissimi disegni. Abbiamo anche presentato agli studenti il Flotex, un pavimento vinilico floccato che può essere stampato con tecnica digitale».
DK: «Abbiamo dato agli studenti tre settimane di tempo (un tempo molto breve) per creare due disegni realistici che funzionassero come una “famiglia”, cioè che potessero essere usati singolarmente ma anche in abbinamento tra loro, in sinergia».
MG: «Il concetto di “famiglia e diversità” è un leitmotiv della Forbo. I nostri disegni sono sempre facilmente coordinabili tra loro per progetti Mix&Match. Questo approccio è molto legato alla nostra filosofia di edilizia dinamica (Dynamics of a Building -DOAB), un concetto sviluppato dalla Forbo e illustrato agli studenti della Beckmans».
Cos'è la filosofia Forbo di "edilizia dinamica"?
DK: «Oltre a studiare ogni anno le nuove tendenze in fatto di materiali e colori, il nostro gruppo di design approfondisce anche i nuovi sviluppi del mondo urbanizzato, analizzando la vita delle persone negli edifici»
MG: «A partire dal 2015, ci siamo resi conto che gli edifici non hanno un uso monolitico come accadeva un tempo. Ad esempio, oggi gli ospedali contengono anche negozi e ristoranti; le scuole comprendono anche spazi ricreativi e di accoglienza. La nostra ricerca ci ha portato a coniare cinque diverse azioni che si svolgono in ogni edificio: ricevere, muoversi, interagire, concentrarsi, ricaricarsi. Queste attività sono intrecciate agli spazi, sempre più sfaccettati e flessibili nella loro destinazione d’uso. I disegni dei pavimenti Forbo seguono questo cambiamento».
Quale concetto era totalmente nuovo per gli studenti?
DK: «Era un nuovo modo di presentazione. Hanno subito compreso il senso della nostra filosofia DOAB di edilizia dinamica e lo hanno applicato correttamente ai progetti».
MG: «Questa collaborazione è stata un ottimo test per verificare se il nostro concetto è compreso e comunicabile anche fuori della Forbo, come dimostrato dalla pronta comprensione da parte degli studenti».
Dei tredici studenti, avete scelto tre vincitori: raccontateci alcuni progetti
PN: «Il primo vincitore, Carl Folkesson ha realizzato un disegno patchwork con pezzi di linoleum, simile a un collage di pezzi di scarto. Questa idea è molto attuale e riferita alla sostenibilità ambientale, oltre a essere un disegno esteticamente piacevole».
MG: «Apprezzabile inoltre che, su nostra richiesta, Carl abbia trasferito il suo disegno sul Flotex».
DK: «Il secondo vincitore è Cecilia Mosesson. Si è ispirata all’ikebana, l’arte giapponese di disporre i fiori, e alla Street Art. I disegni di Cecilia, quasi opere d’arte grafica, hanno colori molto eleganti e si avvalgono della tecnica Aquajet».
PN: «Cecilia si occuperà di tradurre la sua idea in un disegno con ripetizione per il Flotex a stampa digitale».
MG: «Olivia Stahl, la terza vincitrice, ha ideato un motivo retrò. Voleva usare la tecnica Aquajet ma le abbiamno consiglaito di usare anche il Flotex».
DK: «Il design di Annelie Wihlborg’s design, trae spunto dalle strisce pedonali, che ha trasformato in disegno per i pavimenti, con la funzione di delineare e facilitare i percorsi all’interno di uno spazio, in linea con la filosofia Forbo di edilizia dinamica. Il progetto di Max Lundén Jansson si è ispirato alla naturalezza di rami e monti: il suo disegno funziona bene anche in accostamento ad altri disegni ed in linea con l’idea di “famiglia”».
I disegni saranno prodotti?
PN: «A fine Progetto, Marijke e Dorothé aiuteranno gli studenti primi in classifica a sviluppare le loro idee. È importante che gli studenti partecipino allo sviluppo del prodotto per capire come funziona l’industria e la professione che stanno per intraprendere. Stiamo realizzando un campionario dei loro disegni per usarli nei canali di comunicazione e, naturalmente, speriamo che qualcuno li ordini per metterli in produzione».
MG: «Daremo ai cinque primi classificati alcuni campioni di pavimento, come riconoscimento tangibile del loro lavoro. Daremo anche spazio alla diffusione dei loro progetti fornendo un contesto digitale adatto dove pubblicare le fotografie dei lavori, perché sono un grande esempio di ciò che si può fare con i materiali e le tecniche Forbo».
DK: «Questi disegni avvallano anche la nostra filosofia di edilizia dinamica e confermano la nostra visione per l’edilizia del futuro. Come ha detto Peter, speriamo che qualcuna delle idee degli studenti sia richiesta e ordinata per poterla produrre».
Ci sarà un'altra edizione di questo incarico?
PN: “Saremmo lieti di iniziare un’altra collaborazione! Il progetto è stato stimolante e molto piacevole, grazie agli ottimi risultati e agli ottimi contatti con la Forbo Flooring Systems."
MG: “Siamo completamente d’accordo. É stato un vero piacere, grazie agli studenti e alla fantastica collaborazione con Peter”.
DK: “I risultati ottenuti sono stati la ciliegina sulla torta: non ci saremmo mai sognati disegni di questa altissima qualità. Hanno superato ogni aspettativa”.